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Rottamazione 2023 : tutto quello che devi sapere



  • Italo Stanislao

  • 9 - 03 - 2023

  • Fonte Team Service


La rottamazione 2023 (rottamazione quater), prevista dalla legge di bilancio 2023, è una definizione agevolata che consente ai contribuenti di sanare i debiti tributari maturati fino al 30 giugno 2022, pagando le somme dovute in un numero limitato di rate, senza interessi e more. Ecco una guida completa per capire come funziona la rottamazione quater 2023 e come aderirvi. Qual è l’ambito di applicazione della definizione agevolata? La rottamazione 2023 è applicabile ai debiti tributari maturati fino al 30 giugno 2022, quali ad esempio:

  • le imposte sul reddito;

  • le addizionali;

  • l’IVA;

  • la TARSU e la TASI.

Quali sono i debiti che rientrano nella definizione agevolata? Rientrano nella rottamazione quater 2023 tutti i debiti tributari maturati fino al 30 giugno 2022, che non siano già oggetto di procedure esecutive o di pignoramento presso terzi. Vediamo degli esempi :

  • Debiti tributari, come tasse e imposte dovute allo Stato o ad enti locali;

  • Multe per infrazioni al codice della strada;

  • Debiti previdenziali, come contributi dovuti all’INPS o all’INPDAP;

  • Debiti per sanzioni amministrative;

  • Debiti dovuti a enti pubblici diversi dallo Stato e dalle Regioni;

  • Debiti per contributi dovuti a enti previdenziali privati.

Quali sono i debiti che non rientrano nella definizione agevolata? Non rientrano nella rottamazione quater 2023 i debiti relativi a sanzioni pecuniarie e penali, nonché i debiti per i quali sia stata emessa una sentenza definitiva o un atto di accertamento esecutivo. Vediamone alcuni:

  • Debiti per prestazioni di servizi pubblici, come l’acqua, il gas, l’energia elettrica e il telefono;

  • Debiti dovuti per prestazioni sanitarie;

  • Debiti per tributi locali diversi dalle tasse e dalle imposte;

  • Debiti dovuti per la mancata o tardiva presentazione della dichiarazione dei redditi;

  • Debiti per sanzioni penali;

  • Debiti per contributi dovuti a enti previdenziali pubblici diversi dall’INPS e dall’INPDAP.

Per aderire alla definizione agevolata devo fare una richiesta? Sì, per aderire alla definizione agevolata della rottamazione quater, è necessario presentare una richiesta all’agente della riscossione, che sarà incaricato di verificare la sussistenza dei requisiti necessari, tra cui la regolarità fiscale e la sussistenza di debiti tributari non estinti con altre modalità. La domanda può essere presentata direttamente presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate Riscossione o tramite il loro sito web utilizzando lo SPID, oppure è possibile rivolgersi ad un centro servizi specializzato. È importante sottolineare che la richiesta di adesione alla rottamazione delle cartelle deve essere presentata entro il termine previsto dalla legge, che solitamente è stabilito in una data compresa tra febbraio e marzo dell’anno in cui è prevista la definizione agevolata ed è necessario fornire alcune informazioni, tra cui i dati anagrafici del richiedente, l’elenco dei debiti che si intendono estinguere attraverso la rottamazione quater e la modalità di pagamento prescelta. Inoltre, potrebbe essere necessario allegare altri documenti, a seconda delle circostanze specifiche. La presentazione della domanda di adesione alla rottamazione 2023 comporta l’accettazione dei termini e delle condizioni previste dalla normativa, tra cui il pagamento delle somme dovute in un numero limitato di rate e la rinuncia ad eventuali azioni di recupero coattivo per i debiti estinti. Pertanto, è importante valutare attentamente le proprie situazioni finanziaria e fiscale prima di presentare la domanda. Cosa succede dopo aver presentato la domanda di adesione alla definizione agevolata? Dopo aver presentato la domanda di adesione alla definizione agevolata, l’agente della riscossione (ex Equitalia) valuterà la domanda per verificare che sia valida e che il debitore abbia i requisiti necessari per aderire alla rottamazione. Se la domanda viene accettata, l’agente della riscossione provvederà a inviare al debitore una comunicazione di accettazione della domanda con le informazioni sulle rate da pagare e la scadenza per ciascuna di esse. In caso contrario, verrà inviata una comunicazione di rigetto, con l’indicazione delle motivazioni che hanno impedito l’accesso alla definizione agevolata. Devo pagare in unica soluzione oppure posso rateizzare? Il debitore può scegliere se pagare in unica soluzione o rateizzare le somme dovute per la definizione agevolata. Tuttavia, se il debitore sceglie di rateizzare, deve essere in grado di dimostrare di avere la capacità di pagare le rate in modo regolare. Cosa succede se non si paga una rata o se si paga in ritardo? Se non si paga una rata della rottamazione 2023, ciò può comportare la decadenza dalla definizione agevolata e l’avvio delle procedure esecutive da parte dell’agente della riscossione, per il recupero del debito non pagato. Questo significa che l’ente può procedere con il pignoramento dei beni o con l’iscrizione di ipoteca sulla proprietà immobiliare del debitore, fino al soddisfacimento del debito. Inoltre, in caso di mancato pagamento, possono essere applicate sanzioni e interessi di mora. Se si presenta la domanda di adesione alla definizione agevolata, cosa succede rispetto alle procedure attivate o attivabili dall’agente della riscossione per il recupero dei debiti indicati nella domanda? La presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata implica la sospensione di eventuali procedure di recupero coattivo già avviate o attivabili dall’agente della riscossione per i debiti indicati nella domanda. Questo significa che, fino a quando la definizione agevolata non viene completata, non saranno possibili pignoramenti o sequestri per i debiti inclusi nella domanda. In conclusione, la rottamazione 2023 è un’opportunità per chi ha debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione (Ex Equitalia) di definirli in modo agevolato, pagando meno e in rate più comode. La presentazione della domanda di adesione sospende eventuali procedure di recupero coattivo e permette di evitare ulteriori sanzioni e interessi di mora. Tuttavia, è importante rispettare i termini e le scadenze previste per evitare che la definizione agevolata venga considerata nulla e che i debiti vengano richiesti nuovamente. Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia fornito tutte le informazioni di cui avevi bisogno sulla rottamazione 2023.

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